La Direzione Generale per la Motorizzazione ha pubblicato una nuova circolare illustrativa sulla nuova disciplina del rilascio delle targhe prova, introdotta dal D.P.R 229 del 21.12.2023, di modifica del D.P.R n. 474 del 24.11.2001.
In sintesi i punti principali:
- La circolazione di prova deve essere motivata da “l’esigenza di effettuare prove tecniche, sperimentali o costruttive, dimostrazioni o trasferimenti, anche per ragioni di vendita o di allestimenti”. Si tratta di condizioni perentorie ed inderogabili.
- I soggetti che possono ottenere l’autorizzazione alla circolazione di prova, sono le “aziende che esercitano attività di trasferimento su strada di veicoli non ancora immatricolati da o verso aree di stoccaggio e per tragitti non superiori a 100 km”. Questa limitazione massima di percorrenza – precisa il MIT – riguarda esclusivamente le aziende che effettuano la sopra descritta attività di spostamento dei mezzi, e non anche tutti gli altri operatori che la norma individua come legittimati alla circolazione di prova.
- Per quanto riguarda la titolarità dell’autorizzazione, essa è in capo alla persona giuridica e non alla persona fisica che la rappresenta, agendo in nome e per conto della stessa.
- Il numero massimo di autorizzazioni rilasciabili è fissato in 1 autorizzazione ogni 5 addetti, costituiti dalla somma dei dipendenti (con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o determinato) e dei collaboratori (con contratto di agenzia non inferiore a 12 mesi). Se la somma dei dipendenti e collaboratori è inferiore a 5, è comunque rilasciata 1 sola autorizzazione, mentre il numero massimo di autorizzazioni di cui può essere titolare un’impresa, è pari a 100.
In merito a questa limitazione di una targa prova ogni 5 dipendenti/agenti, la FAI ha ricevuto segnalazioni da parte di imprese di autotrasporto specializzate nella movimentazione di questi mezzi non ancora immatricolati verso le concessionarie di vendita, le quali si sono viste costrette a ridurre la loro attività a causa dell’insufficiente numero di targhe prova di cui possono disporre. Per questo motivo, la scrivente è prontamente intervenuta nei confronti della D.G Motorizzazione, chiedendo una rivisitazione di questo limite che tenga conto della specificità di queste imprese.
Si rimanda alla lettura approfondita della circolare: