Da qualche mese molte imprese autotrasporto conto terzi e conto proprio del Friuli Venezia Giulia stanno ricevendo delle sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate per il pagamento insufficiente del bollo, dovuto a non aver compreso nel calcolo dell’importo la “massa rimorchiabile”. E’ un cambio d’interpretazione della norma che lascia perplesse le imprese che per vent’anni hanno adempiuto all’obbligo, come gli veniva indicato, tenendo conto della presenza o meno del gancio traino e non basandosi sulla mera idoneità amministrativa al traino. Senza poi considerare che i mezzi 35 q.li senza titolo autorizzativo non potevano nemmeno, prima di ottobre 2023, richiedere il tagliando di aggiornamento del DU o della carta di circolazione recante la dicitura “IL VEICOLO NON É AUTORIZZATO AL TRAINO AI FINI AMMINISTRATIVI”. Insomma un paradosso che coinvolge imprese che, anche volendo escludere la rimorchiabilità, erano impossibilitate a farlo. Non dimentichiamo poi che nelle altre Regioni, ad esclusione della Sardegna, l’interpretazione è difforme da quello che avviene in Friuli Venezia Giulia.
Anche a seguito dell’attività di FAI FVG ci sono stati gli interventi di varii esponenti politici, con la finalità di denunciare tale problematica e di favorire, nel caso venga dimostrata l’illegittimità della domanda, l’annullamento della sanzione.
